Cosa sono le coperture a shed?
Le coperture a shed sono una tipologia di tetto caratterizzata da una serie di falde inclinate, che creano un profilo seghettato. Il termine “shed” deriva dall’inglese e si riferisce alla loro diffusione nei capannoni industriali e produttivi. Per vedere esempi concreti di queste coperture per capannoni, è possibile consultare le immagini disponibili su Pavel Costruzioni, dove vengono presentati progetti realizzati per diversi tipi di edifici.
Queste coperture presentano una pendenza asimmetrica: un lato è più inclinato per ospitare superfici vetrate, favorendo l’ingresso della luce naturale e riducendo il bisogno di illuminazione artificiale.
I materiali più comuni per la realizzazione di coperture a shed includono acciaio, alluminio e policarbonato per le superfici traslucide, mentre le strutture portanti possono essere in cemento armato, acciaio o legno lamellare, a seconda delle esigenze estetiche e funzionali. L’acciaio è particolarmente apprezzato per la sua elevata resistenza strutturale e la capacità di supportare carichi pesanti, rendendolo ideale per edifici industriali. L’alluminio, invece, offre leggerezza e resistenza alla corrosione, riducendo i costi di manutenzione. Il policarbonato, utilizzato nelle sezioni traslucide, consente il passaggio della luce naturale garantendo al contempo un buon isolamento termico.
Origine e sviluppo delle coperture a shed
Le coperture a shed hanno una lunga storia, risalente all’epoca della rivoluzione industriale. Furono utilizzate per la prima volta nelle fabbriche britanniche del XIX secolo, dove la necessità di una buona illuminazione senza l’uso di energia elettrica era fondamentale. Il design a shed permetteva alla luce naturale di entrare nelle officine senza creare ombre marcate, migliorando le condizioni di lavoro degli operai. Nel corso del XX secolo, questa tipologia di copertura si è diffusa in tutto il mondo, evolvendosi grazie a nuovi materiali e tecnologie costruttive. Oggi, con l’attenzione crescente verso l’efficienza energetica, le coperture a shed vengono adottate non solo in edifici industriali, ma anche in contesti residenziali e commerciali.
Vantaggi e svantaggi delle coperture a shed
Uno dei principali punti di forza delle coperture a shed è la capacità di sfruttare al massimo la luce naturale, rendendo gli ambienti più luminosi e accoglienti. Grazie alle superfici vetrate inclinate, la luce si distribuisce in modo uniforme, riducendo il consumo energetico e migliorando il comfort abitativo. Studi nel settore edilizio dimostrano che un ambiente con illuminazione naturale ottimale può ridurre il consumo di energia fino al 40%, con un impatto positivo sia economico che ambientale.
Oltre alla luminosità, queste coperture migliorano anche il ricambio d’aria. La forma a shed facilita il movimento dell’aria calda verso l’alto, contribuendo a una ventilazione più efficiente e a una minore necessità di sistemi di raffrescamento. Alcuni edifici industriali e commerciali hanno integrato sistemi di ventilazione passiva basati sulle coperture a shed, ottenendo una significativa riduzione delle spese operative legate alla climatizzazione.
Dal punto di vista energetico, la particolare inclinazione delle falde può essere sfruttata per l’installazione di pannelli fotovoltaici, incrementando ulteriormente il risparmio energetico. Alcuni progetti moderni di edifici sostenibili combinano coperture a shed con sistemi solari fotovoltaici e tecnologie di raccolta dell’acqua piovana, creando soluzioni edilizie all’avanguardia.
Tuttavia, ci sono anche degli svantaggi. I costi iniziali di progettazione e realizzazione possono essere superiori rispetto a una copertura tradizionale. Inoltre, le superfici vetrate richiedono una manutenzione regolare per garantire il massimo apporto luminoso e prevenire accumuli di sporco o condensa. In alcune aree climatiche, l’inclinazione del tetto potrebbe favorire il deposito di neve o detriti, richiedendo accorgimenti tecnici specifici.
Dove e quando si usano le coperture a shed?
Le coperture a shed sono particolarmente diffuse nel settore industriale e commerciale. Capannoni, fabbriche e magazzini traggono grande beneficio da questa soluzione, che migliora l’illuminazione interna e riduce i costi energetici.
Sempre più spesso, le coperture a shed vengono usate anche nelle abitazioni moderne, soprattutto nei loft dallo stile industriale. La possibilità di integrare ampie superfici vetrate e di ottimizzare la ventilazione naturale rende questa soluzione molto apprezzata nelle case con soffitti alti e spazi aperti. Alcuni progetti di architettura contemporanea hanno utilizzato coperture a shed per creare spazi abitativi sostenibili, combinando luce naturale, ventilazione efficiente e design minimalista.
Un esempio significativo è l’uso delle coperture a shed in alcuni centri culturali e poli tecnologici, dove la necessità di spazi ben illuminati si combina con l’attenzione all’efficienza energetica. Alcuni edifici scolastici di nuova generazione adottano coperture a shed per ridurre la dipendenza dall’illuminazione artificiale e migliorare il benessere degli studenti e del personale.
Tuttavia, non sono adatte a tutti i contesti. In zone con elevate precipitazioni o abbondanti nevicate, l’accumulo d’acqua e la necessità di una maggiore impermeabilizzazione possono rappresentare una sfida. Inoltre, in ambienti urbani soggetti a vincoli paesaggistici, il loro aspetto industriale potrebbe risultare poco armonioso con il contesto architettonico.
Le coperture a shed offrono un perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità, ma richiedono un’attenta valutazione in base alle esigenze specifiche di ogni progetto.